Spesso si parla di incidenti sul lavoro solo in termini negativi, ovvero di perdita di vite umane o di merci.

Per quanto riguarda il lavoro di operatori con carrelli elevatori  e quelli che operano su Piattaforme in Elevazione  (PLE) bisogna considerare prima di tutto l’attenzione per la macchina in termini di scelta di tecnici specializzati, di manutenzione programmata e di ricambi originali. Non solo: c’è un aspetto cruciale che è quello della formazione degli operatori, oggi regolata da una nuova normativa (Accordo Stato-Regioni del 22 Febbraio 2012).

Uno degli errori più pericolosi in azienda è considerare la formazione come un optional o un fattore burocratico di lieve importanza. Molte aziende, in tempo di crisi, tendono a mettere in discussione i budget dedicati alla formazione, invece un carrello elevatore o una piattaforma in elevazione possono rivelarsi armi potenzialmente letali e portare al responsabile di magazzino e/o il titolare dell’azienda provvedimenti penali in caso di incidenti. Per tale ragione è fondamentale che il proprio parco di mezzi venga utilizzato esclusivamente da personale opportunamente addestrato.

Oltre al rispetto delle nuove procedure formative e dei contenuti previsti dalla normativa (il tempo per rinnovare la formazione scade il 12 marzo 2015), bisogna considerare il valore  della formazione per le maestranze e per la qualità del servizio offerto. Formare significa far conoscere una strumentazione, ma anche far prendere consapevolezza del rispetto delle persone e delle merci. Questo per evitare rischi, danni e incidenti, ma anche per educare a una corretta disciplina, un modus operandi che deve diventare uno stile di lavoro da attuare in ogni condizione.

626 School ha conseguito proprio in questi giorni la prestigiosa Certificazione ISO 18878 , norma internazionale per la formazione degli addetti alle piattaforme in elevazione, per garantire una formazione efficace e certificata.

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