REINTEGRO AL LAVORO

Qualora si verificasse il  contagio di un lavoratore o di un cittadino la legislazione emergenziale ( i vari DPCM succedutesi )  conferma la validità del “ Protocollo condiviso “ del 20 Aprile 2020 , che prevede due diverse situazioni:

  1. la riammissione in comunità se cittadino
  2. il reintegro al lavoro.

La riammissione in comunità del cittadino  prevede la soddisfazione dei criteri dettati dalla Circolare del Ministero della Salute n. 32850 del 12/10/2020 (Indicazioni per la durata ed il termine dell’isolamento e della quarantena) e quindi che il cittadino sia autorizzato dall’Autorità Sanitaria ad interrompere l’isolamento o la quarantena.

A seconda dalle disposizioni  adottate dalle singole Regioni, tale provvedimento di autorizzazione è rilasciato:

  1. dal Dipartimento di Prevenzione (DdP) o Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) della ASL competente per territorio, e/o
  2. II) dal Medico di medicina generale (MMG) o dal Pediatra di libera scelta (PLS).

Discorso differente e più delicato  per il reintegro al lavoro che necessita, invece, innanzitutto che il lavoratore :

  • presenti ,innanzi tutto ,al datore di lavoro la certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone (anche qui secondo le varie modalità localmente disposte dal DdP di pertinenza).
  • il lavoratore va sottoposto ad una “ Visita di reintegro ” da parte del medico competente.

 

MASCHERINE PROTETTIVE : ALCUNI CONSIGLI

 Uno degli aspetti noti ma tutt’ora controversi ,da tener in considerazione per poter consentire, in condizioni di sicurezza, il riavvio delle aziende chiuse momentaneamente dai DPCM susseguitisi in questo complicato  2020 e per la riorganizzazione di quelle che continuano ad operare , nelle zone rosse e arancioni ,  a regime ridotto (attività dei soli reparti strategici) è senza ombra di dubbio l’approvvigionamento e il corretto utilizzo delle mascherine, che rappresentano ad oggi la misura di protezione principale per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid 19 negli ambienti di lavoro.

La stima del consumo mensile e il corretto utilizzo  di mascherine all’ interno di un’azienda dovrà tener conto almeno :

  • Di ogni mansione aziendale,
  • del numero di turni giornalieri effettuati,
  • del numero di lavoratori impiegati ,
  • del livello di rischio in cui l’azienda è clessificata,
  • della possibilità/impossibilità di distanziamento.

In caso di aziende con livello di rischio basso non sarà necessario fornire mascherine (Type II o FPP3) qualora sussista la possibilità di adeguato distanziamento, al contrario, sarà necessario fornirle in caso di impossibilità di un adeguato distanziamento (FPP3) o semi impossibilità (Type II).

Nel caso di aziende con livello di rischio medio – alto , sarà obbligatorio  fornire mascherine (Type II) sia in caso di possibilità sia in caso di possibilità ridotta di distanziamento, si dovrà fornire mascherine FPP3 in caso di impossibilità di distanziamento.

Suggeriamo in ogni caso  di considerare almeno una mascherina per turno di lavoro per ciascun lavoratore.

 

Mascherine : come e quali scegliere?

mascherine chirurgiche :

pur non essendo propriamente un DPI, sono considerate tali in via straordinaria per il periodo di emergenza nazionale. Ciò era dovuto essenzialmente alla penuria delle maschere con filtro FFP2 e FFP3.

–  mascherine non marcate CE:

il Decreto Cura Italia ha introdotto  la possibilità di presentare un’adeguata autocertificazione del produttore dell’indumento agli enti che la devono approvare ( Istituto Superiore di Sanità  per le mascherine chirurgiche e INAIL per tutti i DPI, incluse le mascherine FFP2 e FFP3).

mascherine “ad uso civile” o “non chirurgiche”:

queste non sono Dispositivi Medici (DM) o Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e non  recano il marchio CE , sono  mascherine di provenienza incerta e quindi non possono essere  considerate parte delle dovute misure idonee che si debbono adottare per la protezione  i propri dipendenti.

Consigliamo fortemente il Datore di Lavoro volesse  impiegare tali mascherine di  conservare  l’autocertificazione o il marchio del produttore.

 

IN CONCLUSIONE

Ricordiamo che 626School srl ha istituito per i propri clienti uno specifico Servizio Covid Management , servizio aggiuntivo e completamente gratuito , che resterà attivo per tutto ilperdurare dell’epidemia.

Non esitate a Contattarci per informazioni

NUMERO VERDE SARDEGNA 800 08 95 90

NUMERO VERDE LAZIO 800 13 10 33

 Oppure a segreteria@626school.it