” riceviamo e volentieri pubblichiamo  dalla Dott.ssa Elena Peluso Consulente e Formatrice HACCP , Esperta di Rintracciabilità ed Etichettatura degli alimenti che da oggi inizia una collaborazione professionale con 626School “

L’etichettatura degli alimenti è ormai argomento molto discusso negli ultimi anni. L’ultima proposta di modifica al Reg.1169/11, da parte della commissione europea, pone l’attenzione sugli stili di vita non solo in Italia ma nell’Europa in generale. Recenti studi, dimostrano infatti come le diete europee non sono in linea con le raccomandazioni dietetiche nazionali ed internazionali e che oltre la metà della popolazione adulta è in sovrappeso.

A tal proposito, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero della Salute e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 Dicembre 2020, hanno individuato una forma di espressione supplementare della dichiarazione nutrizionale, in sostituzione alla Nutri Score (la famosa etichetta a semaforo). La finalità è fornire al consumatore una informazione sintetica ma chiara, della presenza di alcuni nutrienti che permettono di collocare l’alimento all’interno di una dieta varia ed equilibrata.

L’articolo 1 del decreto indica che

  • il logo nutrizionale facoltativo costituisce la forma di presentazione complementare alla dichiarazione nutrizionale raccomandata dallo Stato Italiano (foto).
  • Gli operatori che sviluppano la proposta del logo, dovranno considerare le assunzioni di riferimento raccomandate; ossia capire quanto i nutrienti contenuti in un dato alimento (di solito energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale) contribuiscono percentualmente alle esigenze quotidiane di un adulto di riferimento. Le quantità di assunzione giornaliera raccomandate per un adulto medio sono: energia: 8400 KJ/2000 Kcal; grassi: 70 g; grassi saturi: 20 g; zuccheri: 90 g; sale: 6 g.
  • La dimensione del logo, i colori e gli altri dettagli tecnici sono resi disponibili in un manuale d’uso, messo a disposizione degli operatori (Il 19 gennaio il ministero dello Sviluppo economico (Mise) ha pubblicato un manuale d’uso destinato alle aziende, prendendo come riferimento le porzioni standard indicate nelle Linee guida per una sana alimentazione del 2018).
  • Il campo di applicazione esclude: gli alimenti confezionati in imballaggi o in recipienti la cui superficie maggiore misura meno di 25 cm2, e i prodotti DOP, IGP e STG in cui l’applicazione di ulteriori loghi impedisce al consumatore di riconoscere il marchio di qualità che certifica l’unicità di tali prodotti.

I valori espressi sono relativi alla singola porzione. Ogni box contiene l’indicazione quantitativa del contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale della singola porzione.

Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in calorie.

I contenuti di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi.

All’interno del simbolo a batteria è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alla quantità giornaliera di assunzione raccomandata.

La parte carica della batteria rappresenta graficamente la percentuale di energia o nutrienti contenuta nella singola porzione, permettendo di quantificarla anche visivamente. Per una dieta quotidiana equilibrata la somma di ciò che si mangia durante il giorno non deve superare il 100% della quantità di assunzione giornaliera raccomandate.

In tal modo si evidenzia un legame inequivocabile fra i tenori presenti nell’alimento in termini di energia e di singoli nutrienti e la rappresentazione grafica della percentuale assunta dalla stessa energia e dei singoli nutrienti rispetto al fabbisogno giornaliero consigliato.

Gli operatori che vogliono adottate la nuova etichetta devono informare il Ministero della salute con modalità che saranno definite in una successiva comunicazione, e si impegnano a estendere l’etichetta a tutti i prodotti appartenenti alla medesima categoria merceologica.

Nascono spontanei alcuni interrogativi: un logo privo di colori riuscirà mai ad attirare l’attenzione del consumatore che si soffermerà a leggere?

Inoltre quanto tempo si dovrà dedicare alla spesa per poter confrontare tra loro le varie batterie prima dell’acquisto responsabile?

Lascio ai lettori le giuste riflessioni in merito…

 

 

Dott.ssa Elena Peluso

Consulente e Formatrice HACCP , Esperta di Rintracciabilità  ed Etichettatura degli alimenti.