Dallo scorso 11 Luglio è  in vigore la nuova Direttiva UE 2019/983 del 5 Giugno 2019 sulla “protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro”, che ha introdotto importanti modifiche alla precedente direttiva 2004/37/CE, in particolare relativamente all’Allegato III che stabilisce  nuovi valori limite di esposizione per specifiche sostanze, considerando tutte le vie di assorbimento di agenti cancerogeni e mutageni diverse da quella inalatoria, compresa la possibilità di assorbimento cutaneo.

Le sostanze che hanno un nuovo valore limite di esposizione sono, nello specifico:

  • cadmio e suoi composti inorganici;
  • berillio e i suoi composti inorganici;
  • acido arsenico e suoi sali e composti inorganici;
  • formaldeide;
  • 4,4’-metilenbis(2-cloroanilina).

La Direttiva 2019/983, individua ulteriori obblighi per la sicurezza in capo al datore di lavoro, che dovrà ridurre l’utilizzo di sostanze cancerogene o mutagene sul luogo di lavoro, sostituirle con sostanze non nocive, prevenire o limitare l’esposizione dei lavoratori agli agenti cancerogeni/mutageni ed adottare ogni misura possibile di protezione, anche facendo ricorso a sistemi chiusi di lavorazione.

La violazione di tali disposizioni potrà comportare, per il datore di lavoro, l’arresto da 3 a 6 mesi o una sanzione da 3.071,27 a 7.862,44 euro.

Entro l’11 Luglio 2021, la Direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri, compresa l’Italia, che dovrà conformare la disciplina del Testo Unico sulla sicurezza (D.Lgs. 81/2008).

Entro il 30 Giugno 2020, la Commissione Europea dovrà valutare la possibilità di modificare la Direttiva per introdurre strumenti più adeguati per l’esposizione dei lavoratori a farmaci pericolosi, tra cui i farmaci citotossici.