Esercitava abusivamente la professione di geometra pur essendo sospeso da anni dal rispettivo Ordine Professionale e rilasciava attestati di formazione in materia di Sicurezza sul Lavoro senza averne titolo, utilizzando i dati di Enti di Formazione senza il necessario accredito autorizzativo.

Il sistema è stato scoperto dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna, nell’ambito di controlli mirati al contrasto degli appalti/somministrazione di manodopera avviati all’interno di alcune imprese – del territorio ravennate – del settore degli imballaggi industriali.

Il meccanismo messo in atto da un professionista residente in altra regione, consisteva nel preparare attestati di formazione sulla Salute e Sicurezza sul lavoro, senza avere l’abilitazione a farlo e senza che i lavoratori interessati avessero mai frequentato corsi sulla Sicurezza in ambienti di lavoro.

Gli ispettori hanno accertato che il professionista (sospeso da anni dall’Albo dei Geometri) utilizzava indebitamente il nome di alcuni Enti di Formazione Professionale che, ignari, figuravano sugli attestati ma nei fatti il professionista non era mai stato autorizzato ad organizzare corsi di formazione sulla Salute e Sicurezza.

Inoltre, dalle attività di indagine è emerso che il soggetto utilizzava anche il timbro – dell’Ordine Professionale dei Geometri – che recava un numero di iscrizione da tempo non più in uso, timbro che veniva messo poi sugli attestati di formazione.

Gli ispettori hanno verificato, anche, che il soggetto si spacciava per docente/formatore pur essendo privo delle dovute abilitazioni  e si presentava anche come Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) senza averne alcun titolo esibendo, a sua volta, suoi attestati formativi che nei fatti sono stati considerati non corrispondenti al vero.

Il Sistema fraudolento – intercettato dagli ispettori – era mirato a consentire ad una impresa di avvalersi delle prestazioni del professionista sospeso con la finalità di abbattere i costi sulla Sicurezza e creare concorrenza sleale.
All’esito delle investigazioni, gli ispettori hanno deferito il trasgressore alla competente Autorità Giudiziaria.

Fonte :  Ravennanotizie.it